dlGM-carbon

 

Tale articolo è ancora in via di completamento.

Cliccare sull'immagine piccola per ingrandirla.

Volevo un dlg con la stessa pianta del dlGM-m ma da usare in caso di vento. Per avere la massima rigidità possibile ho usato, per le ali, il carbonio da 93 g/m^2, estruso ad alto modulo, carbonio UHM per le parti più sollecitate, kevlar per i piani di quota. Il risultato è un DLG che pesa 318 g al collaudo (che spero non aumentino con le piccole riparazioni...) con un carico alare di 14,2g/dm^2 ed è molto rigido. In condizioni ventose aggiungo altri 5g di piombo che portano il peso a 325g.

Ringrazio gli utenti del forum del Barone Rosso per i preziosi consigli sulla messa a punto, in particolare Mauro V. per i consigli sulla realizzazione dello stampo, Sergio P. e Carlo P. per i loro discorsi sul diedro longitudinale, Simone C. per le prove pratiche.

Ecco il modello al quale volevo arrivare:

Il progetto della fusoliera ha tenuto conto dell'elettronica che avevo a disposizione, il pod è stato realizzato infatti a misura della elettronica in mio possesso.

 

Per la realizzazione del pod con attacco boma ovale, ho realizzato uno stampo. Ho tagliato le due viste in un blocchetto di estruso tramite la fida TGA a controllo numerico, poi ho sgrossato l'estruso, ricoperto in fibra di vetro per ricavare il maschio e infine ho ricavato lo stampo. Nella prossima foto, da sopra a sotto, si vede la sagoma di poli, il maschio, i due semistampi e 3 fusoliere di cui l'ultima è quella definitiva.

La cappottina è in kevlar per dare una macchia di giallo anche al pod.

I servi vanno montati in maniera orizzontale poichè il boma è più largo che alto (largo 40 mm e alto 30mm) e il maschio è stato tagliato con la TGA in maniera tale da avere giusto lo spazio che occorre all'elettronica in mio possesso.

I materiali utilizzati sono stati: carbonio trama tela da 93 come strato più esterno e tessuto di carbonio UD da 200 internamente dove serve, raddoppiato nei punti più sollecitati.

I due semistampi sono stati uniti immediatamente (giunzione bagnato su bagnato), pertanto la finitura della giunzione non è perfetta, ma sembra molto robusta.

 

 

Il tubo è realizzato concettualmente in maniera abbastanza simile a quanto fatto nel dlGM-m, quindi è a sezione ovale. Sull'attacco al pod è 20mm di larghezza, sui piani di coda 10mm di larghezza. Internamente c'è sempre il canale per i comandi e una coppia di rowing, esternamente c'è sempre il rowing di kevlar. Le differenze sono:

- ho usato uno strato di UD UHM da 250 + uno strato di vetro da 25g/m^2 messo a 45°.

- come anima ho usato un estruso bianco ad alto modulo invece che il classico Roofmate.

- ho realizzato uno stampo per migliorare la finitura e comprimere meglio il carbonio sul polistirolo (si deve considerare la bassissima quantità di resina utilizzata per non eccedere con i pesi). Lo stampo è stato inserito in due profili di alluminio ad L e messo sotto pressione e a 40°C.

Il boma pesa 16 grammi per circa 65 cm ed è veramente molto rigido. Nella prossima foto si vedono 3 boma e 2 stampi, uno con la giunzione sull'asse maggiore dell'ellisse e uno con la giunzione sull'asse minore. Quello definitivo ha la giunzione sull'asse minore dell'ellisse poichè è importante avere una buona finitura lateralmente per via delle sollecitazioni del lancio.

 

 

Al solito, prima di mettere in stampo, ho avvolto il tutto con rowing di kevlar (idea presa dal grande Pietro C.) sia per la torsione che per tenere il carbonio sempre schiacciato al boma.

 

Pod e boma finiti. Come detto, il peso non mi preoccupava poichè volevo un dlg rigido da vento.

 

 

La pianta alare è a 3 rastremazioni. Ho preso spunto dall'ala dell'Aspirin anche se la forma è diversa. La superficie alare è 22,5 dmq, la distanza fra i BE delle ali e del quota è 71 cm, l'area del piano di coda è 2,5 dm^2, il K è 0,49, il carico alare è 14,2 g/dm^2. Anche il direzionale è più grande di quello del riferimento SGII, anche se la forma è la stessa. I profili sono quelli dell'SGII molto modificati: il ventre non è piano, l'alettone è in fase di termica senza abbassarsi. Tale scelta è stata adoperata per motivi aerodinamici.

Le anime sono realizzate con estruso ad alto modulo. Il peso di tale estruso è di circa il 10% maggiore del classico Roofmate della Dow Chemical (da 32 a 35kg/m^3), ma la resistenza a compressione è molto maggiore. L'ala è realizzata con 3 rastremazioni, fra la terza e la seconda rastremazione vi è una centina in carbonio da 90 in diagonale (in foto si intravede la centina nera). Nella foto si vedono anche le anime dei piani di coda. Le anime delle ali appena tagliate pesano 56 grammi, contro i 48 dell'estruso dow chemical.

 

La ricopertura dell'anima è stata effettuata secondo il procedimento descritto nella sezione "consigli". Come si vede in una delle prossime foto, il longherone è a T per ogni soletta: la parte orizzontale è formata da carbonio UD da 80, quella verticale da una piattina di carbonio UHM da 250 di dimensioni 750x3mm, realizzata in precedenza. Il rapporto resina/carbonio è molto basso, e ne risente un pò la finitura superficiale che non è a specchio.

Il BE è in carbonio da 93 in diagonale, sempre incollato con la colla a contatto 3M77+ UHU por.

Le semiali finite, ricoperte dal carbonio da 93g/m^2, ovviamente in diagonale e raddoppiato in alcuni punti critici come la radice e le estremità alari. Sulla semiala sinistra ho usato molta meno pittura della semiala destra per bilanciare sia la paletta di lancio sia per posizionare, nello spacco dell'alettone, del rowing per aumentare ancor più la rigidità a torsione. In effetti, con un oculatissimo uso della resina, la semiala sinistra estratta dal sacco pesava solo 76g, pochissimo se si pensa alla grammatura del tessuto usato e alla densità dell'estruso.

Il vuoto è stato impostato a -0,45 bar. Come crystal è stato adottato un rigido PVC spesso 0,8mm: semplicemente fantastico!

 

La fessura degli alettoni è larga meno di 1mm, ma le escursioni sono molto generose. Tale movimento si realizza tagliando la fessura 3 o 4 mm dopo la cerniera (più verso il BE) e scavando all'interno l'estruso con della carta vetrata.

 

I piani di coda sono di ampie dimensioni, realizzati in kevlar da 25 e irrobustiti con UD di carbonio. Dovendo bilanciare tutta l'elettronica installata nel muso, non ho tirato la resina con il vuoto e ho abbondato con la pittura. Il piano di quota, infatti, sul ventre, è completamente azzurro. La coppia completa pesa 18 grammi, ancora un buon valore se si pensa che la superficie del piano di quota è 2,5dm^2 (verificare)

I profili adottati sono quelli di Drela, quindi il direzionale ha un profilo asimmetrico.

I comandi sono: tondino di carbonio da 0,85mm per il direzionale, da 0,7 per il piano di quota e da 1,2mm per gli alettoni.

Il modello è stato montato con diedro longitudinale pari a 0. Rispetto al boma, sia l'ala che il piano di quota hanno una incidenza di 2° con gli alettoni nella posizione di volo veloce (2 mm in alto).

Il diedro è di 6°.

Il modello finito visto da sotto.

 

 

Il modello finito visto da sopra, assieme al dlGM-m.

 

Il supporto del cabra è in estruso ricoperto da UD di carbonio:

 

 

La disposizione dei comandi:


Altra foto del modello finito:

 

 

 

 

Il volo non è simile a quello del dlGM-m. E' un dlg che corre, e penetra bene nel vento. Il baricentro è stato posto a 82mm dal BE. Con il baricentro in tale posizione, nella prova di picchiata, il modello non accenna a scampanare, ma non è assolutamente critico. I servi digitali da 9,5g utilizzati per gli alettoni si sono dimostrati abbastanza validi ed estremamente veloci (il che non è sempre un bene).

 

MODIFICHE

Il boom in carbonio UHM risulta essere estremamente rigido ma purtroppo anche fragile, tanto da rompersi per torsione presso il piano di coda.. In attesa di trovare un modo per realizzare boom col carbonio UHM senza rischiare rotture, ho realizzato quest'altro boom, con 2 strati di carbonio UD da 80+ 1 strato di tela di carbonio in diagonale da 93.

Il peso è di 15,5g per 65 cm di lunghezza.

 

 

 

GRANDI NOVITA'

Alla prima gara di trofeo svoltasi a Fiano Romano il 29 marzo 2009 ho ottenuto, del tutto inaspettatamente, addirittura il primo posto!

La giornata è cominciata con cielo coperto con qualche scroscio di pioggia e poco vento.
Verso le 10:30, minuto più minuto meno, il meteo è cambiato radicalmente poichè si è alzato un forte vento da SO, l'anemometro a 2 metri di altezza indicava in media 8,2 m/s di vento con picchi di 15m/s. In quota doveva essere addirittura superiore...
La gara col vento è diventata difficile, qualcuno ha fatto qualche danno al modello (per fortuna quasi tutti di poco conto), alcuni fuoricampo hanno vanificato ottimi voli. Alcuni concorrenti hanno scelto di non finire la gara per via del meteo difficile. Tutti questi fattori hanno forse contribuito a sgranare un pò la classifica e ad aiutare alcuni concorrenti col modello più robusto o più gestibile nel vento. Mettiamoci anche una buona dose di fortuna da parte del sottoscritto...
Nonostante i "soli" 325g del modello, non l'ho ballastato, ma credo di creare una sede per il ballast quanto prima.
La coppa è uno spettacolo!

 

 

 

 

Componenti utilzzati e analisi pesi:

Anime: 56g

........

Pod + boma + cappottina: 45g

Stabilizzatore completo di supporto e squadretta: xxx

Timone completo: xxx

Ala finita con squadrette e paletta di lancio: 165g

Peso servi completi: 2 servi digitali da 9,8g per gli alettoni e 2 servi 306BB da 7 grammi, tutto nel pod

Ricevente: 9.5g, 6 canali doppia conversione

Batterie: 24g, 2 celle lipo da 450mAh

Regolatore 5V: 5g completo di indicatore di carica

Piombo: 5g in punta

 

VIDEO CON ZLOG (da vedere in HD)

 

 

Torna alla Home Page